Marina Grande
Palazzo Montefusco
Detto PalazzoMerlato per la stupenda
merlatura sovrastante l’intero palazzo
Crocifisso ligneo
Del 1845, eretto dai marinai a
testimonianza della loro grande fede
Il Palazzo Montefusco, imponente, di fronte allo sbarco dei traghetti dà il benvenuto a Procida a turisti, visitarori ed ai tanti procidani che lavorano lontani dalla propria terra natia. E’ un edificio del XII sec., detto della “Catena” perché, un tempo, il vialetto posteriore che portava al palazzo era sbarrato ai passanti da una catena, o anche “Merlato” per la stupenda merlatura sovrastante l’intero palazzo. Nel passato fu la residenza estiva del re, poi antico convento e oggi abitato dai procidani.
A destra della spaziosa banchina denominata “sotto le grotte“(per le numerose grotte scavate nel tufo per tirarvi le barche e oggi adibite a magazzini), superata la stazione marittima, i cantieri navali e la sede della Capitaneria di Porto, vi è l’omonima spiaggia separata, attraverso una scogliera, da quella detta “Si Lurenza“.
Sulla sinistra, percorrendo Via Roma, superato il crocifisso ligneo del 1845, eretto dai marinai a testimonianza della loro grande fede, e la recente via libertà, costeggiando le vecchie case dai mille colori (in modo che i marinai potevano distinguere anche da lontano, sulle loro barche, la propria casa) e i vari caffè, pizzerie, ristoranti (molto graditi nella loro semplicità ai villeggianti e agli stessi procidani) giungiamo nella piazza detta Sent’cò (Sancio Cattolico) ove sorge la chiesa di S. Maria della Pietà (1616), cornice della principali manifestazioni estive.
Oltre la piazza, inizia il nuovo e moderno porto turistico Marina di Procida nel quale trovano ospitalità anche numerosi charter veloci.